I Mille Occhi – Festival internazionale del cinema e delle arti
“I MILLE OCCHI” OMAGGIANO L’ARTISTA NIKI DE SAINT PHALLE CON LA PROIEZIONE DEI SUOI DUE UNICI LUNGOMETRAGGI ALLA PRESENZA DELLA FIGLIA LAURA DUKE CONDOMINAS
L’edizione 2015 del festival “I Mille Occhi – Festival internazionale del cinema e delle arti” ricorderà la scultrice e pittrice femminista Niki de Saint Phalle attraverso i due film da lei diretti : l’erotico Daddy : A Bedtime Story (1973), in cui esorcizzava gli abusi sessuali subiti a 11 anni dal padre, e la fiaba d’artista Camélia et le dragon (1976). L’omaggio, curato dalla cineasta sperimentale Jackie Raynal, si terrà la sera di sabato 19 settembre al Teatro Miela di Trieste, dove entrambi i film verranno proiettati con ospite d’eccezione Laura Duke Condominas, figlia della Saint Phalle, protagonista dello stesso Camélia et le dragon e di Lancelot du lac di Bresson.
Tra i cineasti del presente e del passato di cui si (ri)scopriranno le opere, la XIV edizione dei I Mille Occhi – Festival internazionale del cinema e delle arti - dal 18 al 23 settembre al Teatro Miela di Trieste, con un’anteprima il 15 e il 16 settembre al Cinema Trevi di Roma - si soffermerà anche sulla scultrice e pittrice francese Niki de Saint Phalle. Unica artista donna del movimento del Nouveau Réalisme, nota per aver ideato e realizzato - sempre all’insegna della ribellione contro i poteri costituiti e della riappropriazione simbolica del corpo femminile - gli Shooting Paintings e le enormi sculture di nudi femminili dette Nanas, Niki de Saint Phalle ha diretto anche due lungometraggi inclassificabili ed estremamente personali. Il primo, il semiautobiografico Daddy : A Bedtime Story (1973), è uno dei più provocatori film erotici degli anni ’70 : attraverso quest’opera l’artista volle esorcizzare gli abusi sessuali subiti a 11 anni dal padre, portando alle estreme conseguenze ogni archetipo freudiano in materia. Questo film, che conferma l’interesse della Saint Phalle per il valore terapeutico dell’espressione artistica (che le permise già in gioventù di guarire da diversi traumi psicologici), è co-diretto con il suo compagno di allora, Peter Whitehead, il regista britannico che meglio seppe documentare la controcultura musicale degli anni ’60, filmando band come Pink Floyd e Rolling Stones. Il secondo lungometraggio è invece la barocca fiaba per adulti Camélia et le dragon (1976), noto anche con il titolo Un rêve plus long que la nuit : trova qui sfogo l’immaginifica verve che contraddistinse l’artista, che seppe dar vita a fantasiose case-giochi per bambini e al monumentale Giardino dei Tarocchi di Capalbio, vicino Grosseto (culmine di un costante e fertile rapporto creativo con l’Italia). Camélia et le dragon rappresenta un punto d’incontro fondamentale tra i molti artisti del periodo, presenti sia come interpreti che come collaboratori creativi, dal marito scultore Jean Tinguely alla pittrice e scenografa greca Marina Karella (qui anche costumista), passando per altri quotati artisti svizzeri del tempo come Daniel Spoerri, Rico Weber e Bernhard Luginbühl. La stessa protagonista di Camélia et le dragon è la figlia di Niki de Saint Phalle, Laura Duke Condominas, protagonista al fianco del marito fotografo Laurent Condominas. E proprio la Condominas - protagonista anche di Lancelot du lac di Robert Bresson - sarà l’ospite d’eccezione della XIV edizione del festival triestino, nel contesto del quale si proietteranno alla sua presenza i due film della madre, sabato 19 settembre dalle ore 20. 45. L’omaggio, che sarà introdotto da una panoramica fotografica delle opere dell’artista, è curato e presentato a Trieste dalla cineasta sperimentale francese Jackie Raynal, storica ospite del festival e autrice tra gli altri del leggendario Deux Fois (1968), tra i film fondamentali del Maggio francese.
Tutte le proiezioni e gli incontri sono a ingresso libero.
Realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Kathleen Foreman Casali.
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