Omaggio internazionale a Ousmane Sow
Venerdì 28 aprile alle 18.30, galleria d’arte TRART a Trieste.
Omaggio internazionale a Ousmane Sow in collaborazione con la Fondazione Alliance Française Paris e la Cinémathèque Afrique dell’Institut français.
In occasione dell’allestimento foto-video presentato da Béatrice Soulé a Dakar per celebrare Ousmane Sow, l’Alliance française di Trieste organizza una serata dedicata all’artista senegalese deceduto il 1° dicembre 2016 con la proiezione di due documentari nei quali lo scultore si racconta.
L’evento internazionale organizzato contemporaneamente in trentanove Alliances françaises nel mondo, tra cui in Italia, all’Alliance Française di Trieste , si svolgerà presso la galleria d’arte TRART a Trieste, Viale XX Settembre 33, primo piano
venerdì 28 aprile alle 18:30
Introducono Federica Luser, storica dell’arte e Claudia Cervo, artista
I documentari “Ousmane sow”( 26’) e “Ousmane Sow, le soleil en face ” (55’) di Béatrice Soulé saranno proiettati in versione originale francese, sottotitolati in italiano per l’occasione dall’Alliance française di Trieste
Icona dell’arte contemporanea, Ousmane Sow è conosciuto per le sue sculture sovradimensionate che rappresentano quattro popoli africani (Nuba, Zulu, Masai, Peul), la Battaglia di Little Big Horn e una serie, intitolata Merci, in omaggio alle persone che l’hanno ispirato. Ousmane Sow è nato a Dakar nel 1935. Scolpisce dall’infanzia e, mentre esercitava la sua professione di chinesiterapista, decise solo a cinquant’anni di dedicarsi totalmente alla scultura. Lavora in serie e si interessa alle etnie d’Africa, poi d’America. Conosciuto nel 1987 al Centro Culturale Francese di Dakar, presenta la sua prima serie sui lottatori Nubi, poi espone nel 1993 alla Documenta di Kassel (Germania). Nel 1995, espone al Palazzo Grassi, in occasione del centenario della Biennale di Venezia e presenta nel 1999, a Parigi sul Ponte della Arti, una retrospettiva che attirò oltre tre milioni di visitatori.
© Béatrice Soulé/Roger Viollet/ADAGP
Ousmane sow ( 26’)
Narrateur : Michel Piccoli
Il film tratta di una storia d’amore, tra un uomo e la sua scultura, un uomo e una donna, un uomo e un’umanità. Béatrice Soulé celebra le quattro serie di sculture di Ousmane Sow : i Masai, i Nuba, gli Zulu e i Fulani. Scrive una lettera a Ousmane Sow. Ousmane Sow le risponde, senza veramente rispondere. Come una voce interna, un equilibrio intimo. Da quest’intimità, questa fiducia condivisa, nasce allora la magia di seguire l’artista nella sua creazione più segreta.
Ousmane Sow, le soleil en face (55’)
Prix du meilleur documentaire au Festival International du Film d’Art de Montréal (FIFA 2001)
È la storia del passare del tempo, al ritmo lento d’Ousmane Sow e di quello del tempo che si agita, dalla nascita di un’opera fino al suo sbocciare, una giornata primaverile a Parigi sul Ponte delle Arti. Nell’intimità della casa dello scultore a Dakar, una casa anche essa in costruzione, Béatrice ci trasmette la sua emozione nel vedere emergere dalla sabbia opere che sembrano andare dalla morte alla vita.
Béatrice Soulé
Nel 1999, Béatrice Soulé crea la mostra d’Ousmane Sow a Dakar, e a Parigi sul Ponte delle Arti, di cui è responsabile e scenografa. Ha proseguito la sua collaborazione con Ousmane Sow, curando le sue mostre, la pubblicazione dei suoi libri e cataloghi, filmando e fotografando Ousmane Sow e le sue opere, nel corso delle sue creazioni.
a cura di Paola Pisani.
Ingresso libero.